Al giorno di oggi c’è in tutto il mondo una crescente, e in qualche modo intramontabile voglia di pizza. Il cibo italiano per definizione e per eccellenza è diventato una sorte di biglietto da visita in tutto il mondo, un must sul fronte alimentare, una pietanza che tutti, ma davvero tutti amano mangiare ovunque e comunque, e a tutte le condizioni.
La pizza è uno elemento alimentare parecchio completo, e anche democratico: non ha costi eccessivi e tutti possono permetterselo, e inoltre il suo apporto in termini dietetici non è così ingombrante come qualcuno prova a sostenere. Tuttavia non sempre abbiamo voglia di andarla a mangiare fuori.
A volte abbiamo voglia di pizza ma non di uscire. Chi non vorrebbe, di tanto in tanto, mangiare una pizza nella comodità di casa? Eppure molte volte non lo facciamo, sia per mancanza di tempo o di prodotti adeguati, ma anche e soprattutto perchè magari il nostro forno non è all’altezza.
Se volessimo, però, oggi il mercato propone diversi modelli di piastre elettriche che sono usati tipicamente per la pizza. E’ esattamente così: il grande e continuo percorso tecnologico allo stato attuale delle cose ci offre delle piastre che permettono di preparare delle magnifiche pizze che non hanno nulla da invidiare a quella delle pizzerie, pizzetterie a taglio o altri centri di distribuzione.
Tra le altre cose oggi le piastre elettriche per preparare le pizze non sono neppure un prodotto di elite o difficilmente reperibile. Anzi: sono così tante che, nei fatti, è quasi complicato sceglierle. E allora su cosa puntare?
Bisogna tenere a mente che anche per questi tipi di prodotti, esistono delle tipiche qualità principali che valgano sia per una piastra elettrica generica che per una specifica come quella per le pizze.
Di fatto, nel particolare ci sono delle importanti caratteristiche da tenere in considerazione prima di comprare e scegliere una piastra elettrica per preparare hamburger. Proviamo a individuarle.
Come scegliere una piastra elettrica per pizze
Come scegliere una piastra elettrica per pizze? Come si sa, in una pizza ci può andare di tutto, dal momento che ormai non si producono solo più pizze classiche come la margherita, la quattro stagioni, la rossa e via discorrendo. Ne esistono tante, e con abbinamenti così vari in tutto il mondo che la cottura diventa strategica.
Infatti, più è differente il cibo che viene inserito nella pizza e più si distingue la necessità di una differente tipologia di cottura. A seconda del fatto che in una pizza ci possa essere un tipo di cibo rapido da cuocere o meno, cambia la necessità di potenza, ma anche il concetto di sicurezza e non solo. Andiamo a vedere.
Comprare una piastra elettrica per pizze può dipendere da alcuni fattori portanti. Tra questi
come detto, la tipologia della preparazione: cosa c’è in questa pizza? Gli elementi di quanto tempo e potenza, in termini di watt, hanno bisogno. A questo si collega il concetto della sicurezza delle cottura della pizza e di fatto, ancora di più, quello della qualità della cottura. Questa a sua volta è condizionato dal grado di potenza, cioè quanto la piastra elettrica genera in quanto a watt.
Del tutto cruciale e nello stesso momento indimenticabile è dunque centrare il punto di quella che è la necessità della distribuzione giusta della cottura degli elementi vari di cui è composta la pizza.
Solo in un secondo momento, ma non meno importanti, entrano in gioco altri aspetti come la facilità nell’uso della piastra e la pulizia.
Modelli di piastre elettriche per pizze: quali scegliere
Se di conseguenza abbiamo pensato di comprare una piastra elettrica per preparare pizze possiamo guardare di fatto al mix ottimale tra qualità e sicurezza e anche di pulizia, e praticità. Oltre che al prezzo, ovvio.
Una delle prime considerazioni come accennato è quella che ha a che fare con la potenza.
Gli elementi vari di una pizza spesso impongono delle preparazioni e cotture variabili a seconda della quantità e del cibo stesso, e dunque possiamo puntare su modelli che oltre a garantire potenze diverse, dispongano di livelli di programmazione diversa. Ovvero le piastre possono passare da potenze standard come i 500 W a quelle di 1000, 1200 e 1400 watt, fino ai 2000 w.
Sono basilari, tra le altre cose, come detto, i programmi diversi. Magari vogliamo preparare tre o più pizze o pizzette diverse, ognuna con cibo diverso: dalla semplice margherita con olio, mozzarelle, pomodoro e basilico a quella con pollo e carne, mais, addirittura frutta. Le pizze, ormai, sono variegate: e dunque probabilmente un tipo di cottura non va bene per tutte.
Di conseguenza, i programmi si sposano alla potenza.
Subito dopo arriva poi la praticità degli utilizzi. E’ sempre fortemente incoraggiato l’acquisto di piastre che non siano troppo ingombranti e sia portatili che ad incasso, in grado di garantire due cose: un buon equilibrio in termini di tempo di cottura e di distribuzione del calore in modo identico su tutti gli elementi della pizza.
inoltre come sappiamo molto spesso le pizze hanno tempi standard di cottura, e per questo non dimenticare di assicurarvi di scegliere una piastra con un timer, che si aggiunga a programmi di cottura. In questo senso di consiglia di scegliere piastre che abbiano almeno cinque e massimo dieci livelli di potenza.
Pulizia e gestione della piastra per pizza
Se dobbiamo preparare pizze sappiamo che possiamo andare incontro a momenti di difficoltà con incrostazioni in fase di manutenzione e pulizia. Da questo punto di vista bisogna rendersi conto che la piastra a cui stiamo puntando è venduta in quanto appositamente pensata per la pizza, ma se volete potete usarla anche per fare tutt’altro.
Ma per non rischiare, considerate sempre le compatibilità con questa ipotesi prima di avere poi però sotto mano un prodotto specifico da voler usare anche con altri cibi, con tutto ciò che può derivare in termini di schizzi di olio, incrostazioni, resti di cibo.
E’ fondamentale, in ragioni di discorsi di pulizia e di sicurezza, la piastra che puntiamo per fare delle pizze dunque come tutte le altre piastre disponga di alcuni elementi clou:
- una struttura con un fondo anti aderente, così che il cibo non si finisca per attaccare.
- vaschetta per la raccolta di olio,
- manici di sicurezza
- una struttura con copertura, magari in vetro
- sistemi anti ruggine.
