Tra i tanti elettrodomestici che sono utili in cucina, quello fondamentale e che non può mancare, è sicuramente il piano di cottura. In Italia il più diffuso e utilizzato è il piano di cottura a gas, ma sempre più spesso, nelle nostre cucine stanno facendo capolino le piastre elettriche. Cerchiamo, allora, di capire cosa sono le piastre elettriche e a che cosa servono.
Cosa sono le piastre elettriche
La piastra elettrica è un elettrodomestico con il quale è possibile cucinare. Differentemente dai fornelli e gas, le piastre elettriche per funzionare hanno bisogno di energia elettrica. Quindi, non si avranno fiamme, ma sarà la corrente elettrica a riscaldare la superficie di cottura. In base alla loro tecnologia e alla modalità in cui le piastre ricevono il calore, possiamo distinguere tre tipi di piastre elettriche.
- Piastre elettriche classiche: la superficie di cottura si riscalda grazie alle resistenze elettriche. Questo tipo di piastra è il più semplice e il meno tecnologico, ma si adatta a tutti gli utilizzi.
- Piastre elettriche alogene: sono riscaldate dalla luce ad infrarossi prodotta da lampade a filamento di tungsteno. La potenza termica delle lampade si nota nell’intensità della luce, che aumenta quando la temperatura si alza. Si tratta di una tecnologia più moderna rispetto a quella delle piastre classiche. Inoltre, i tempi di riscaldamento sono più veloci.
- Piastre elettriche ad induzione: sono senza dubbio il tipo di piastra che offre le prestazioni più elevate rispetto agli altri modelli di piastre elettriche. Il funzionamento delle piastre elettriche ad induzione parte dalle bobine che sfruttano il principio di induzione magnetica.
Funzionamento delle piastre elettriche
Tipo di piastra elettrica | Il piano di cottura si riscalda attraverso: |
---|---|
Piastra elettrica classica | Resistenze elettriche |
Piastra elettrica alogena | Lampade alogene a luce ultrarossa |
Piastra elettrica a induzione | Bobine che sfruttano il principio di induzione magnetica |
Meccanismo di riscaldamento della superficie di cottura
A cosa servono le piastre elettriche
Le piastre elettriche servono principalmente per cucinare. Nello specifico, per poter cucinare in tutte quelle situazioni di necessità, quando non si possono usare i fornelli a gas. Nei vari modi che abbiamo appena visto, la superficie di cottura si surriscalda, e trasmettere alle pentole il calore necessario per cucinare. Tra le caratteristiche delle piastre elettriche la principale è la trasportabilità. L’alimentazione a corrente elettrica permette di poter portare le piastre elettriche ovunque si vuole. Per questa ragione sono ottime per gli utilizzi fuori casa come ad esempio durante una scampagnata o su un camper. Inoltre, le piastre elettriche possono sostituire i piani di cottura a gas nelle seconde case. Nelle abitazioni in cui non c’è, o non è possibile l’allaccio del gas, le piastre elettriche sono la soluzione migliore. Altra caratteristica importante riguarda la compattezza. Le dimensioni ridotte permettono di usare le piastre elettriche in cucine poco spaziose.
Come utilizzare le piastre elettriche
Abbiamo visto che esistono tre tipi di piastre elettriche, ognuna di loro va usata in modo diverso. Per avere il massimo della performance, bisogna seguire delle regole che variano in base al modello di piastra elettrica.
- Piastre elettriche classiche: non hanno bisogno di particolari accorgimenti e sono facili da usare. Purtroppo, non forniscono prestazioni elevate.
- Piastre elettriche alogene: per poterle utilizzare bisogna scegliere padelle con particolari caratteristiche. Dato che il riscaldamento della piastra si basa sulla luce infrarossa, è opportuno usare pentole che non riflettono la luce. Sono da preferire, quindi, tegami con il fondo liscio e opaco.
- Piastre elettriche ad induzione: sono quelle che necessitano di più accortezze durante l’utilizzo. La prima cosa da sapere quando si vuole usare questo tipo piastre, è che occorre adoperare padelle con il fondo in materiale ferroso. Il funzionamento è incentrato sul principio di induzione magnetica, per cui c’è bisogno che le pentole attivino il circuito magnetico. Le padelle idonee sono quelle in acciaio o in ghisa. Non bisogna utilizzare tegami in rame, ottone, alluminio, vetro o terracotta. Se da un lato questa particolarità può rappresentare uno svantaggio, dall’altro lato è pur vero che il sistema ad induzione è il più sicuro. Infatti, proprio perché sono le padelle ad attivare il meccanismo di riscaldamento,la zona intorno rimane fredda.
È importante fare attenzione all’etichetta quando si comprano padelle nuove. Per essere sicuri che il tegame che si sta acquistando è idoneo, bisogna controllare se sull’etichetta c’è il simbolo dell’induzione. Si tratta di un’ etichetta in cui è raffigurato un simbolo simile a una serpentina e in basso la scritta “induction”.
Consumi delle piastre elettriche
Un aspetto importante quando si parla di piastre elettriche riguarda i consumi. Si pensa che usando le piastre elettriche i consumi di energia elettrica siano elevati. Questa osservazione è giusta, infatti è consigliabile controllare il contatore elettrico, e magari aumentare la potenza. Ciò che in pochi sanno riguarda l’efficienza delle piastre elettriche. La loro efficienza è maggiore rispetto ai piani di cottura a gas. Uno dei pregi delle piastre elettriche è che disperdono meno calore rispetto ai fornelli a gas. Di conseguenza i tempi di cottura sono più veloci. Quello che si consuma in più in termini di corrente elettrica, lo si risparmia in termini di tempo. Vediamo nello specifico i livelli di rendimento e di dispersione del calore.
- Piani di cottura a gas: sono quelle che disperdono maggiormente il calore e quindi è necessario più tempo per cuore i cibi. Il rendimento è del 40% e disperdono il 60% del calore prodotto. In questo caso è più l’energia che persa, che quella utilizzata.
- Piastre elettriche classiche: hanno un rendimento maggiore rispetto ai fornelli a gas, ma tra i vari tipi di piastre sono quelle disperdono di più il calore. Il rendimento è del 47%, la dispersione è del 53%.
- Piastre elettriche alogene: ancora più efficienti, in quanto il rendimento è del 58%, e disperdono il 42%. Qui, invece, il calore utilizzato è maggiore rispetto a quello perso.
- Piastre elettriche ad induzione: disperdono una quantità minima di calore, per cui i tempi di cottura sono molto rapidi. Il rendimento raggiunge il 92%, e solo l’ 8% del calore viene disperso.
Consumi dei diversi piani di cottura
Tipo di piano di cottura | Rendimento | Dispersione di calore |
---|---|---|
Piano di cottura a gas | 40% | 60% |
Piastre elettriche classiche | 47% | 53% |
Piastre elettriche alogene | 58% | 42% |
Piastre elettriche ad induzione | 92% | 8% |
Valori in percentuale del rendimento e del dispendio di calore dei diversi piani di cottura
Osservazioni
Abbiamo messo in luce le principali caratteristiche delle piastre elettriche, ma è bene fare alcune precisazioni per avere un quadro più chiaro. Essendo abituati ad utilizzare i piani di cottura a gas, si pensa che la cottura con piastre elettriche sia diversa e che la qualità sia inferiore. Nulla di più sbagliato. Con le piastre elettriche è possibile cucinare qualsiasi cosa. Sono ottime sia per preparare piatti semplici, sia per preparare ricette più complesse e sofisticate. L’alimentazione a corrente elettrica non influisce sulla qualità o sul tipo di cottura. L’ unica cosa che cambia sono i tempi di cottura più rapidi. In questo caso, agli inizi, dato che non si è pratichi a controllare la potenza delle piastre, bisogna imparare a gestirla utilizzando le manopole. Tutte le piastre elettriche, infatti, sono dotate di manopole che permettono di aumentare o abbassare la temperatura, in modo da avere una cottura ottimale.